EssilorLuxottica: «Multa dell'antitrust francese sproporzionata e priva di fondamento»
EssilorLuxottica, il colosso degli occhiali e delle lenti oftalmiche nato nel 2018 dall’unione fra Luxottica ed Essilor, prende atto della decisione adottata ieri dall'Autorità francese garante della concorrenza (Fca) nei confronti di diverse aziende operanti nel settore dell’eyewear, tra cui la stessa Luxottica, ma intende presentare ricorso, «sicura di poter dimostrare che è sbagliata dal punto di vista fattuale e da quello legale».
L’antitrust francese ha erogato a Luxottica una sanzione di 125 milioni di euro, per condotte avvenute nel periodo 2005-2014 in Francia, in relazione alla distribuzione di occhiali da sole e da vista. La decisione, come precisa EssilorLuxottica, «conclude un’indagine avviata nel 2005 e che era già stata considerata insufficiente dall’Fca nel 2017». Il gruppo è accusato di avere imposto agli ottici locali i prezzi al dettaglio e di avere impedito loro la vendita su Internet.
In EssilorLuxottica sono invece convinti di «aver sempre operato secondo i più elevati standard di compliance, sempre a supporto dei clienti, dei partner e dell'intero mercato». La società esprime quindi il suo profondo disaccordo nei confronti della decisione dell'Autorità e ritiene che la sanzione sia «sproporzionata e priva di fondamento».
EssilorLuxottica controlla marchi iconici come Ray-Ban (nella foto) e Oakley e realizza in licenza le montature di maison come Chanel, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani e Valentino. Nel retail ottico opera con le insegne Sunglass Hut, LensCrafters e, dal 1° luglio 2021, GrandVision (con una partecipazione del 76,72%).
Quotata sull’Euronext Paris, poco prima delle 17 passa di mano a 155 euro per azione, in aumento dell’1,2% rispetto alla seduta di ieri.
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